Salvatore Capossela all'Hotel Everest di Trento
Salvatore Capossela espone presso il bar dell' Hotel Everest in Corso Alpini a Trento. Una mostra questa dedicata alla Città di Trento, ai suoi borghi dipinti con le tonalità cromatiche tipiche dell'autore. Salvatore Capossela adora dipingere scorci della città di Trento! L’ordito sul quale l’artista tesse le sue opere è l’amore che nutre per questa citta, per la sua gente, per le sue tradizioni e per gli odori di cui sono intrise le cose, gli oggetti, l’atmosfera! Se si osservano attentamente i dipinti non si evincono soltanto cambiamenti, frutto di una maturità artistica sviluppatasi nel corso degli anni e speculare di un profondo percorso interiore; non si avverte soltanto il passaggio spontaneo dalla figura dai forti accenti realistici a una sorta di trasfigurazione fantasiosa e nella materia e nella forma! Dalle sue opere emerge, in modo prorompente, l’animo di un innamorato, di un amante appassionato di una terra magica: il Trentino e con essa Trento, “alcova Baudelairiana” di emozioni, sensazioni, tinte forti di un passato e di un presente vissuti con amore e impegno. Trento per eccellenza diviene la musa ispiratrice dell’artista! I suoi dipinti sono visioni che vanno al di là del figurativo, con connotati trasognanti, carnevaleschi, magici, fiabeschi! Via Cavour, Piazza Duomo, i Portici, Torre Civica, Fontana del Nettuno, settecentesca, austera, sulla quale trionfa la divinità pagana del dio Nettuno che si compiace della sua presenza in una piazza che ospita la sede vescovile! Il sacro e il profano! Ogni contrasto, ogni colore, ogni nuance non sono depositati sulla tela a caso! Capossela fa percepire, toccare con mano, non solo la bellezza armoniosa dell’insieme, ma l’emozione, la storia, il vissuto che ogni elemento dipinto scaturisce investendoci! Il fanciullino che dimora nell’artista non è mai diventato adulto e il Peter Pan che è in lui è sempre alla ricerca dell’isola che non c’è! Qui si spiegano il suo candore, la sua poliedricità pittorica, il cromatismo deciso e scherzoso di figure danzanti e paesaggi fantasticamente irreali seppur veri! Trento, non matrigna, ma madre adottiva affettuosa, rifugio di pace, lontana dal caos delle grandi metropoli è il luogo ideale ove l’artista ha scelto di vivere una quotidianità appagante anche se a volte faticosa! Bighellonare per le sue strade, per i suoi vicoli, respirarne gli odori, assaporare i momenti di vita si traduce in emozioni che intensificano la commistione naturale di un passato storico e personale vivo e pulsante! I quadri di Salvatore provocano uno scontro emozionale tra il visivo, il cerebrale e l’anima! È un artigiano del colore? No, molto di più! È un intrigante perchè, conoscitore profondo dell’arte dell’amalgamare quelle misture magiche, seguendo sicuramente da artigiano minuzioso , quale egli è, una formula nascosta nello scrigno della sua anima, riesce ad emozionare come pochi e invitare al raccoglimento, alla contemplazione, alla pace! Il grande drammaturgo napoletano Eduardo De Filippo affermava che “ i quadri sono finestre aperte sul mondo ” e Salvatore di questo nostro pazzo mondo ne da un visione tenera, a volte infantile, che induce a sperare, a non arrendersi mai perché Capossela, eccellente artigiano, con la soavità delle sue forme, il contrasto del suo cromatismo acceso ma caldo e la rassicurante armonia dell’ìnsieme da il messaggio, in questa terra inconsueta che noi amiamo, che l’arte, in tutte le sue forme, in ogni sua manifestazione è un deterrente alla tristezza, uno sprone al vivere….un inno alla vita! Patrizia Giambrone
venerdì 14 gennaio 2011
Corso Alpini - Trento - Trento - Italy
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