SALVATORE CAPOSSELA

DIPINTI AD OLIO
Dall’8 al 22 dicembre, nel Palazzo della Regione
in piazza Dante a Trento
mostra delle opere di Salvatore Capossela
Salvatore Capossela
www.salvatorecapossela.it
cell. 3472413964
È di calore e colore il linguaggio artistico di Salvatore Capossela.
Il suo è lo sguardo curioso che osserva cose e persone, modi di essere ed emozioni, che scandiscono la quotidianità nella quale siamo immersi e che fanno parte di noi. È lo sguardo pulito e disponibile del bambino, che cattura immagini, segni, emozioni senza filtri né censure.
Ma è lo sguardo dell’adulto quando indaga i movimenti dell’anima della gente, quella che incontri per la strada ma che potresti incontrare anche in un ‘salotto bene’.
Quello che lo sguardo cattura diventa espressione di creatività e si traduce in tratti decisi, in colori che parlano forte, passando dal linguaggio del cantastorie a quello del poeta, dal racconto fedele alla reinterpretazione grottesca.
Così, con una variabilità infinita di modi, forme, colori e materiali, ecco gli scorci di Trento, gli angoli più suggestivi del cuore della città, o qualche paesaggio che tocca le corde di una malinconia struggente… ma poi entri nel caleidoscopio delle nature morte, dei fiori o dei giochi di colore…
Sarebbe però imprudente pensare che le ‘storie’ di Capossela si fermino a questo. Chi ha avuto l’occasione di visitare qualche sua mostra sa di doversi attendere ancora molto. È così quando si entra nella passerella dei ‘personaggi’ che personaggi non sono perché ciascuno di loro potrebbe essere il vicino di casa o uno sconosciuto incontrato in piazza. È il racconto di professioni ma anche, forse soprattutto, di sentimenti raccontati in grottesco, nel gioco della caricatura. In quei volti scomposti in tasselli, in quegli occhi ‘esagerati’ di espressione, ritrovi dubbi, ansie, melanconie, gioia… e tanto gioco. Il gioco usato per sdrammatizzare ma anche per ricordare quanto salutare sia ripensarsi con la lente saggia dell’ironia. E tra tutti i personaggi c’è una costante: una figura a mezzo tra il clown e il giullare, si direbbe, ma perché quel personaggio è seduto e osserva il visitatore? Cosa c’è dietro quella sua maschera di creta e quell’abito di ‘ordinanza’ previsto dal copione? E quelle scarpe smisurate che sembrano uscire dal quadro e venirti addosso?
Di questo ed altro si potrà vedere nella mostra, allestita nell’atrio del Palazzo della Regione in piazza Dante a Trento, dall’8 al 22 dicembre.
Milena Di Camillo
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lunedì 9 dicembre 2013
VIA GAZZOLETTI 2 - TN - TRENTO - Italy
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